Parma – Decisamente gli 1,8 centesimi di decremento con cui due settimane fa la Cun di Parma quotava il vivo a 1,955 (leggi qui) erano una falsa stabilizzazione. Il suino italiano continua la sua parabola discendente. Oggi arriva una forbice, segno che le tensioni tra allevatori e macelli sono sempre alte, ma la media tra i 2,1 e i 4,5 centesimi inseriti a bollettino fa 3,3 centesimi, un decremento di fatto superiore a quello di settimana scorsa, e che porta il pesante Dop a 1,892 euro/kg, un’incursione sotto gli 1,90 che, a parte un paio di settimane a giugno 2024, non si verificava dal 2022. È di 1,832 euro/kg invece il prezzo del suino Dop inferiore ai 160 kg. Leggermente più contenuto il deprezzamento del suino non tutelato, che vale 2,8 centesimi e porta il prezzo di riferimento a 1,708 euro/kg.
