Parma – Abituati per tutto febbraio ad aumenti tra i 4 e i 6 centesimi, le ultime due settimane sembrano un chiaro segnale di stabilizzazione. Sicuramente il non formulato sui tagli di venerdì scorso ha influenzato questo “rallentamento” nella crescita del prezzo del vivo, fatto sta che dopo i 2 centesimi di settimana scorsa (che valevano lo 0,8%), oggi l’aumento è di “soli” 1,2, ovvero lo 0,6%. Certo, i prezzi sono ai massimi storici: 2,188 euro/kg il pesante Dop, 2,128 euro/kg il Dop 152/160 kg, 2,025 euro/kg il non tutelato. Il suino italiano rimane il vivo più costoso d’Europa, anche se le performance degli spagnoli (settimana scorsa a + 1,8%, 1,967 euro/kg) potrebbero insidiarlo. E il segnale arrivato venerdì scorso dall’industria è stato chiaro: non possiamo permetterci di assorbire altri aumenti in questo momento.
