Parma – Settimana scorsa ci si chiedeva se la forbice formulata dalla Cun avrebbe significato l’avvio di un processo di ribassamento del prezzo del suino vivo. La risposta è arrivata oggi. Se di ribasso si vuole parlare, è davvero minimo. Soltanto mezzo centesimo dal vertice alto della forbice: lo 0,2%. Per chi, come il sito www.3tre3.it, interpretava la forbice come una via di mezzo, e poneva il prezzo del suino italiano a 2,271 euro/kg, si tratta addirittura di un rialzo, sempre di mezzo centesimo. Le quotazioni aggiornate quindi sono 2,276 euro/kg per il pesante Dop, 2,216 euro/kg per il Dop inferiore ai 160 kg e 2,105 euro/kg per il non tutelato più costoso. Rimangono sopra i 2,00 euro/kg tutte le categorie dai 144 kg in su, tutelate e non. Il basso numero di maiali non consente di forzare troppo la mano, e il rischio di un’ulteriore riduzione della popolazione suinicola nel caso dovesse diffondersi ulteriormente la PSA paradossalmente rafforza la posizione sul mercato degli allevatori.
Cun suino vivo: il ribasso è minimo (-0,2%). Pesante Dop a 2,276 euro/kg
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