Cun tagli freschi, industria sotto pressione. Aumentano tutti i tagli (cosce +8 cent, spalla +18, trito +19, pancetta +14), tranne macelleria fresca e coppa disossata (-50 cent)

2025-09-01T11:53:37+02:001 Settembre 2025 - 08:46|Categorie: Carni, Salumi|Tag: |

Parma – Venerdì scorso è stata una giornata estremamente delicata per l’industria di trasformazione della carne suina. La pausa tecnica sancita il giorno prima nelle trattative tra allevatori e macelli (clicca qui) aveva fatto sperare in un calmieramento degli aumenti sui tagli più importanti e invece, a parte la conferma dello sgonfiamento delle quotazioni su macelleria fresca (cali da 20 a 40 centesimi) e sulla coppa disossata (50 centesimi in meno), cioè su quei tagli su cui si era concentrata particolarmente la speculazione estiva, tutte le voci in bollettino hanno registrato aumenti più o meno significativi, anche quelle i cui prezzi erano stabili da settimane. In particolare preoccupa la velocità con cui stanno aumentando i prezzi delle cosce: altri 8 centesimi di aumento su tutte le pezzature, sia su quelle tutelate che su quelle fuori dal circuito: ormai sono 37 i centesimi complessivi di aumento in meno di due mesi, il 6,7%. Nel comparto Parma, dopo i timidi segnali positivi sul numero di sigillate (clicca qui), si inizia a respirare aria pesante, anche se rispetto all’anno scorso, quando le cosce pesanti Dop erano quotate 6,11 euro/kg (sarebbero arrivate a 6,50 euro/kg a fine ottobre) la situazione sembra maggiormente sotto controllo. Continua la crescita a velocità folle dei prezzi di spalla (altri 18 centesimi, +24,45% da metà luglio) e trito da banco (19 centesimi di aumento e +28,5% nello stesso periodo), inseguiti dalla pancetta che dopo la flessione che l’aveva riportata a 4,38 euro/kg l’11 luglio ha recuperato 36 dei 62 centesimi di calo e torna ai livelli di fine giugno (4,74 euro/kg) puntando decisamente ai 5 euro. Il pancettone segue a ruota con 9 centesimi in più (+9,3% dall’11 luglio). Tornano ad aumentare di 5 centesimi gola (era stabile da un mese a 3,27 euro/kg), lardello (anch’esso stabile da un mese a 1,39 euro/kg) e lardi, la cui ultima variazione risaliva al 25 gennaio (quando erano calati di cinque centesimi:

Ecco il dettaglio.

TAGLIO 21 ago 29 ago
Coscia fresca per Dop oltre 13 kg 5,82 5,90
Coscia fresca per Dop 11/13 kg 5,76 5,84
Coscia fresca per crudo oltre 12 kg 5,03 5,11
Coscia fresca per crudo 10/12 kg 4,99 5,07
Lombo Bologna 3,90 3,70
Lombo Padova (o Venezia) 4,40 4,00
Busto con coppa e costine 4,60 4,20
Coppa rifilata oltre 2,5 kg 7,70 7,50
Coppa fresca con osso 5,70 5,40
Spalla disossata oltre 5,5 kg 4,41 4,59
Trito (per salame) 4,55 4,74
Pancettone 2,60 2,69
Pancetta 4,60 4,74
Gola 3,27 3,32
Lardello 1,39 1,44
Lardo oltre 3 cm 4,20 4,25
Lardo oltre 4 cm 5,00 5,05

All’estero, si confermano i trend al ribasso per carcassa francese (1,776 euro/kg, – 0,5 centesimi, MPF) e vivo spagnolo (1,643 euro/kg, -2,8 centesimi, Mercolleida): quest’ultimo sta perdendo velocemente quanto guadagnato nella prima parte dell’anno, visto che dal 10 luglio a oggi la quotazione è calata del 9,5%. Sui tagli, da segnalare aumenti importanti in Olanda (+7 centesimi le cosce, +4 carrè e spalle, +3 il tronchetto), mentre dal Belgio variano di 1 solo centesimo soltanto le spalle.

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