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Dall’Ue stop al greenwashing: vietate le dichiarazioni ambientali generiche e i marchi non certificati

2024-03-08T10:31:41+02:008 Marzo 2024 - 10:30|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Bruxelles (Belgio) – È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Ue del 6 marzo 2024 la nuova direttiva (la numero 2024/825) che vieta le dichiarazioni ambientali generiche e i marchi di sostenibilità non certificati sui prodotti in commercio. Stop al greenwashing, dunque. I claim riguardanti l’impatto ambientale o sociale di un prodotto dovranno essere corroborati da fatti concreti. Inoltre, saranno ammessi solo marchi di sostenibilità assegnati attraverso i sistemi di certificazione approvati o creati dalle pubbliche autorità.

Il testo introduce, più in generale, “norme specifiche volte a contrastare le pratiche commerciali sleali che ingannano i consumatori e impediscono loro di compiere scelte di consumo sostenibili, quali le pratiche associate all’obsolescenza precoce dei beni, le asserzioni ambientali ingannevoli (‘greenwashing’), le informazioni ingannevoli sulle caratteristiche sociali dei prodotti o delle imprese degli operatori economici o i marchi di sostenibilità non trasparenti e non credibili”.

Gli Stati membri dovranno adottare e pubblicare le misure necessarie per conformarsi alla direttiva entro il 27 marzo 2026, applicandole a partire dal 27 settembre dello stesso anno.

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