Vicenza – Gli Stati Uniti sono il primo mercato di esportazione dell’Asiago Dop. E la stima del danno commerciale derivante dai dazi prevede un rallentamento fino a -40%. Il peggioramento del tasso di cambio tra euro e dollaro, inoltre, sta già ora aggravando il problema e l’incertezza generale potrebbe provocare un calo dell’export pure verso altri mercati. È quanto si legge in una nota del Consorzio di tutela.
“È arrivato il tempo delle azioni concertate responsabili che si basano sulla consapevolezza della gravità e del rischio che stiamo correndo”, commenta Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio tutela formaggio Asiago. “Crediamo nell’importanza di un’azione europea coordinata, che esprima una visione comune, chiara e sia di impulso per uno stabile superamento di questa situazione che danneggia tutti. […] Ora sarà ancora più importante diversificare in aree come il Sud-Est Asiatico, dove il Consorzio sta avviando un progetto triennale, e potenziando le vendite intra-Ue. Ma gli Usa restano un mercato di riferimento. Qui abbiamo decenni di relazioni istituzionali, creazione di reti distributive e commerciali, investimenti in attività di comunicazione e promozione del Consorzio di tutela e dei soci con e per i consumatori”.
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