Roma – “L’imposizione di un dazio generalizzato del 30% colpisce in modo indiscriminato settori ad alto valore aggiunto, come il nostro. È una misura gravissima e ingiustificata, che penalizza non solo i produttori europei, ma anche gli operatori economici americani che fanno parte integrante della nostra filiera commerciale”. Così il presidente di Federvini, Giacomo Ponti, commenta la misura annunciata dalla lettera alla Ue di Donald Trump.
“Non si tratta solo di proteggere il nostro export, ma di tutelare un interesse economico comune. Le nostre eccellenze sono parte di un ecosistema economico e culturale condiviso: ostacolarne l’accesso al mercato statunitense significa danneggiare anche le filiere e i lavoratori americani che, da anni, ne sono parte attiva”, continua Ponti. “È fondamentale che l’Europa si presenti con una voce unita e determinata per tutelare le proprie filiere strategiche e gli operatori economici colpiti da scelte unilaterali e sproporzionate. È in gioco la sopravvivenza di migliaia di imprese e la stabilità di un ecosistema virtuoso che ha generato valore e occupazione su entrambe le sponde dell’Atlantico. Occorre agire subito, con spirito costruttivo, visione strategica e una voce europea forte e coesa”, conclude il presidente di Federvini.