Milano – Gli eventuali dazi imposti dagli Stati Uniti preoccupano il settore dei salumi e delle carni suine. “Il problema per la filiera delle carni suine e dei salumi made in Italy sarebbe sicuramente molto pesante, siamo preoccupati da questo punto di vista; gli Stati Uniti infatti sono un mercato estremamente importante e in crescita, da più di 10 anni è possibile esportarvi tutti i prodotti della salumeria”, spiega ad Adnkronos/Labitalia Davide Calderone, direttore di Assica. Secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2023, le esportazioni verso gli Stati Uniti si sono attestate a quota 16.844 ton per un valore di 220,3 milioni di euro. Calderone ricorda che “già con la precedente amministrazione statunitense vi era stato un dazio del 25% su salami e su mortadelle, mentre non era stato interessato il prosciutto crudo stagionato, e quindi i nostri prosciutti Dop, in particolare Parma e San Daniele, che di fatto non avevano dazi e sono tuttora il prodotto maggiormente esportato”.
Conclude il direttore di Assica: “È chiaro che un aumento del dazio, di qualsiasi entità esso sia, provoca un problema perché si ripercuote in un aumento dei prezzi e quindi facilmente è pensabile che possano poi calare le esportazioni”.