Roma – La produzione italiana di vini dealcolati aumenterà di circa il 60% quest’anno rispetto al 2024, con una quota maggioritaria per i zero alcohol (83%) e gli spumanti. È quanto evidenziano i risultati di un sondaggio condotto dal nuovo Osservatorio dealcolati di Uiv-Vinitaly su un panel che include i principali produttori italiani del segmento.
“La nicchia produttiva è nella sua fase embrionale ma già si registra l’effetto positivo generato dal decreto di dicembre che disciplina le disposizioni nazionali sulla produzione della categoria”, sottolinea il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti. “Prova ne sia che oltre all’aumento dell’offerta la gran parte delle imprese esprime l’intenzione di trasferire la produzione in Italia”.
A Vinitaly, a fare il punto sul mercato potenziale sia in chiave prodotto che tecnologico, due convegni organizzati da Uiv in collaborazione con Vinitaly:
- ‘Zero alcol e le attese del mercato’ (martedì 8/4, ore 10.30, Sala Puccini – Centro Congressi Arena): una verticale sul mercato dei Nolo dalla vendita al consumo, a partire dall’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly fino agli insight dei player degli importatori, della distribuzione e dell’Horeca
- ‘Tecnologia 0.0: produzione e innovazione a confronto’ (mercoledì 9/4, ore 10.30, Sala Bellini – Centro Congressi Arena): protagonisti, in una tavola rotonda, i principali produttori Nolo made in Italy e i fornitori di impianti e prodotti per l’enologia zero.