Francia – È stato confermato il primo focolaio di dermatite nodulare contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD) in Francia, in un allevamento bovino della Savoia. Gli animali presentavano segni clinici tipici di questa malattia virale che colpisce esclusivamente bovini, zebù e bufali.
La notizia arriva mentre in Italia i focolai salgono a quattro. I primi due sono stati identificati in Sardegna, nei comuni di Orani e Orotelli. Un terzo focolaio è stato registrato in Lombardia, a Porto Mantovano (Mantova), legato al trasferimento di un capo proveniente da una delle aziende sarde infette (leggi qui). Il quarto è stato recentemente confermato, sempre in Sardegna. In totale sono 489 gli animali coinvolti, di cui 316 già abbattuti o deceduti.
La dermatite nodulare contagiosa non è pericolosa per l’uomo, ma si trasmette tra animali attraverso insetti ematofagi come mosche, zanzare e zecche. I sintomi includono febbre, noduli sulla pelle e possono portare alla morte degli animali. Le autorità italiane hanno attivato misure di contenimento che prevedono l’abbattimento dei capi infetti, vaccinazioni, zone di protezione fino a 20 km e di sorveglianza fino a 50 km intorno agli allevamenti colpiti.
In risposta alla situazione, il governo britannico ha sospeso l’importazione di bovini vivi, germoplasma, latte crudo, alcuni prodotti lattiero-caseari e frattaglie da tutta Italia, con effetto dal 25 giugno 2025. Nei prossimi giorni seguiranno ulteriori restrizioni su pelli bovine fresche e altri sottoprodotti di origine animale. È comunque consentita, con le dovute certificazioni sanitarie, l’importazione di formaggi a pasta dura come Parmigiano Reggiano, Grana Padano e Gran Moravia.