Dieta vegana: una ricerca britannica dimostra l’elevato rischio di fratture ossee

2020-12-10T09:35:57+02:0010 Dicembre 2020 - 09:35|Categorie: Carni|Tag: , |

Roma – Una ricerca britannica, condotta da scienziati delle Università di Oxford e Bristol, documenta come un’alimentazione vegana, vegetariana o pescetariana (dieta che prevede l’aggiunta di pesce o frutti di mare a uno schema alimentare di base vegetariano) potrebbe esporre in misura maggiore al rischio di incorrere in fratture ossee, a causa del ridotto apporto di proteine e calcio. Lo studio, pubblicato sulla rivista Bmc Medicine (‘Vegetarian and vegan diets and risks of total and site-specific fractures’ – https://bmcmedicine.biomedcentral.com), è stato condotto in 18 anni su oltre 54mila persone, e ha dimostrato che gli stili alimentari che escludono la carne aumentano, del 43%, la probabilità di fratture. “Si tratta della prima conferma su larga scala di quanto finora sospettato”, spiega Giuseppe Pulina, presidente di Carni Sostenibili (il progetto nato dalle tre principali associazioni di categoria Assocarni, Assica e Unaitalia). “È opportuno enfatizzare, per una particolare e distruttiva patologia come la fragilità ossea, il ruolo centrale della carne nella prevenzione”.

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