Reggio Emilia – Verranno richiamati casari in pensione o mungitori per permettere ai caseifici consorziati, qualora si verificassero dei contagi, di non fermarsi. Al momento, nei 2.860 allevamenti di bovine e 375 caseifici dislocati fra le province di Bologna, Modena, Mantova, Parma e Reggio Emilia, non si sono verificati contagi. Ma il Consorzio del parmigiano reggiano ha già messo in campo una strategia per limitare i danni qualora qualcuno dovesse essere messo in quarantena. Come già anticipato lunedì (leggi qua), il Consorzio sta avviando una rete di solidarietà tra caseifici del parmigiano Dop e censendo le caldaie non utilizzate per evitare l’arresto delle attività produttive non differibili nel tempo. Il Consorzio sta anche valutando l’opportunità di chiedere al ministero delle Politiche agricole e all’Ue una deroga al Disciplinare di produzione.
Diretta Coronavirus/ Il piano di emergenza del Consorzio parmigiano reggiano
RepartoGrafico2020-03-11T11:12:00+02:0011 Marzo 2020 - 11:11|Categorie: Formaggi|Tag: consorzio parmigiano reggiano, coronavirus, parmigiano reggiano|
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