Distribuzione e industria scrivono a Draghi: “Preoccupazione per i rincari dei beni energetici e delle materie prime”. Subito un tavolo di confronto

2021-10-26T09:02:38+01:0025 Ottobre 2021 - 19:29|Categorie: Il Graffio, in evidenza|Tag: , , , , , |

Di Luigi Rubinelli

Federdistribuzione e Coop e Conad e Centromarca, finalmente insieme scrivono a Mario Draghi, Presidente del Consiglio (e per conoscenza ai vari Ministri interessati) per aprire un tavolo di lavoro istituzionale sui rincari dei prezzi delle materie prime.

Ecco la lettera e le slide di accompagnamento (clicca qui) che evidenziano non poche cifre davvero inconfutabili e preoccupanti.

Oggetto: Richiesta di apertura di un tavolo di lavoro istituzionale sul rincaro dei prezzi delle materie prime

Le imprese industriali e distributive rappresentate dalle nostre associazioni sono da sempre concentrate a rendere disponibili beni di prima necessità alle famiglie italiane in maniera affidabile ed economica. Un impegno che, in occasione della pandemia, ha permesso di mantenere la continuità degli approvvigionamenti domestici e che – negli ultimi anni – ha contribuito a tutelare il potere di acquisto dei cittadini, visto che l’andamento dei prezzi dei beni di largo consumo è stato significativamente inferiore al tasso di inflazione (slide 1). I rincari dei beni energetici e delle materie prime che si vanno delineando in questo ultimo periodo (slide 2-5) sono senza precedenti nella recente storia italiana ed è concreto il timore che possano generare impatti rilevanti, a danno della capacità di spesa delle famiglie e dei consumi. Questi incrementi di costo, inoltre, investono l’Italia in un momento di fondamentale ripresa dell’economia, in cui è richiesto al settore privato un importante ciclo di investimenti a favore dell’innovazione e della creazione di posti di lavoro. Esprimendo viva preoccupazione per la situazione che si va delineando, le imprese industriali rappresentate da IBC e Centromarca e distributive rappresentate da ANCC-Coop, ANCD-Conad e Federdistribuzione, riunite in ADM – Associazione della Distribuzione Moderna, ribadiscono il loro impegno ad assicurare qualità dei prodotti, sicurezza, innovazione, sostenibilità ambientale e sociale, nel contesto di una filiera orientata ad un elevato livello di efficienza, competitività dell’offerta e concorrenzialità dei mercati. Al contempo, evidenziano come in questo scenario si potrebbero innestare anche le conseguenze, su consumatori e imprese, derivanti dalla prevista entrata in vigore di nuove tasse al consumo (come ad esempio sugar tax e plastic tax) e sottolineano la necessità che il Governo adotti misure fiscali a vantaggio del reddito disponibile delle famiglie e della competitività delle imprese. Più in generale, si appellano alle Istituzioni affinché sia attivato con urgenza un tavolo di filiera, in cui individuare forme di intervento per sostenere la domanda interna e mitigare l’effetto dei rincari dei beni energetici e delle materie prime sulle famiglie italiane e sulle imprese.

Vi ringraziamo per l’attenzione e Vi preghiamo gradire i nostri più cordiali saluti.

Una sola osservazione

È una novità eclatante, figlia del momento che stiamo attraversando. Probabilmente al tavolo si potevano chiamare anche l’agricoltura e gli intermediari e perché no anche le associazioni dei consumatori. Così facendo la filiera sarebbe stata al completo. Ma va bene cosi.

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