Roma – A margine dell’assemblea di Uiv presso la sede di Confcommercio, abbiamo raccolto i commenti in esclusiva al DL Agricoltura di Massimiliano Giansanti (Confagricoltura) e Ettore Prandini (Coldiretti).
“Aspettiamo e vediamo gli esiti finali dell’approvazione alla Camera dei deputati”, esordisce il presidente di Confagricoltura Giansanti. “Certamente è un passo importante da parte del governo, che va a dare un segnale forte su quello che è un settore sempre più strategico. Un settore che ha bisogno di essere sostenuto e supportato, ma non perché le imprese vivono esclusivamente un momento di difficoltà legato alla geopolitica. Ma proprio perché dobbiamo investire in quel comparto che più di altri ha dimostrato di essere resiliente, forte, e che soprattutto dà certezze e garanzie, sia in termini occupazionali e di tenuta del territorio che rispetto agli investimenti sempre più necessari per rafforzare il settore primario. Ci sono stati negli anni diversi fattori di crisi, e quindi il governo ha provato a intervenire con quelle che sono le risorse. Dobbiamo lavorare insieme al governo soprattutto sui grandi temi di carattere europeo, alla luce ovviamente delle prossime nomine sia della commissione Agricoltura che del commissario, perché ci sono troppi temi aperti lasciati dalla vecchia commissione, che vanno ridefiniti e modificati, riportandoli a un sano pragmatismo. Occorre dall’altra parte definire un budget europeo che possa stabilizzare la capacità produttiva agricola europea. Se teniamo conto che in questi giorni è arrivato un ulteriore segnale negativo da parte dell’Europa, perché è stata ridotta in maniera importante quella che è la capacità di promozione per i mercati esteri delle nostre imprese, rileviamo che ancora una volta si è andati in direzione opposta a quel che bisogna fare. Dalla prossima commissione ci aspettiamo dunque un rapido cambio di passo, forte e autorevole, per rafforzare un settore che è fondamentale nell’economia e nella strategicità dell’Europa”.
“Questo Decreto Legge dà una risposta concreta a quelli che sono i bisogni delle imprese, soprattutto per quanto riguarda l’attenzione a porre rimedio ad alcune storture che rischiavamo di portarci dietro”, spiega il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. “Penso alle energie rinnovabili e in particolare al ‘fotovoltaico selvaggio’ che minacciava di compromettere la bellezza dei nostri territori e paesaggi. Questo non vuol dire non essere a favore delle energie rinnovabili. È vero esattamente l’opposto. Siamo stati tra i fautori dell’aumento delle risorse stanziate nel Pnrr proprio per quanto concerne le coperture del fotovoltaico. Siamo assolutamente a favore del fotovoltaico ‘sospeso’. Contestualmente riteniamo che debbano essere individuate aree idonee dove poter posizionare anche il fotovoltaico a terra, ma senza andare a incidere su quelli che sono i terreni fertili. È uno degli esempi del lavoro che abbiamo portato avanti sul DL Agricoltura. Ci sono tante altre misure che hanno ricevuto risposte concrete anche grazie ad emendamenti fatti da parte nostra. Dobbiamo lavorare ulteriormente anche su ciò che non è contenuto negli emendamenti presentati con un disegno legge che dovrà essere fatto all’interno di quest’anno, per dare risposte ai bisogni delle imprese. C’è ancora una questione aperta inerente ad alcune filiere produttive, come il settore del tartufo, che in tante zone del Paese sta diventando una grande opportunità anche per quanto riguarda i giovani che tornano all’agricoltura. Ci sono molte semplificazioni di carattere burocratico a cui occorre mettere mano. Diciamo che nel corso degli anni le istituzioni si sono esercitate nell’andare a gravare sulle aziende con la richiesta di documenti assolutamente inutili, anche per ciò che riguarda i sistemi di tracciabilità. La semplificazione andrebbe ad alleggerire la vita dei nostri imprenditori: è un lavoro che resta ancora tutto da fare”.