ESTERI
L’accordo commerciale Usa-Uk e lo ‘spettro’ del pollo al cloro

2017-07-27T14:46:48+02:0027 Luglio 2017 - 14:46|Categorie: Carni|Tag: , , |

Londra/Washington – “Stiamo lavorando a un grande ed entusiasmante accordo commerciale con il Regno Unito. JOBS! L’Unione europea è molto protezionistica con gli Stati Uniti, STOP!”. Queste parole, ‘twittate’ dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si riferiscono al trattato in fase di negoziazione tra Usa e Uk che dovrebbe dare il via a “un nuovo capitolo” dei rapporti commerciali tra le due nazioni. La dichiarazione è stata fatta in seguito alla visita, a Washington, del ministro del Commercio estero inglese Liam Fox. Che sembra condividere l’entusiasmo del presidente Usa: “Gli inglesi e gli americani sono uniti dalla lingua, dalla cultura, dalla storia e, naturalmente, dal commercio”, ha sottolineato nel corso di un discorso pubblico. Un ottimismo, che, tuttavia, non sembra aver contagiato i sudditi di sua Maestà, che paiono al quanto preoccupati dalle conseguenze di un trattato di libero scambio con gli Usa, soprattutto in ambito agroalimentare. Pare infatti che uno dei punti in discussione sia legato al cosiddetto ‘pollo al cloro’. Un procedimento di lavaggio delle carcasse proibito in Europa dal 1997, ma attualmente in vigore negli Stati Uniti. L’interesse dell’opinione pubblica per l’argomento si è rivelato talmente alto da spingere lo stesso Fox a rilasciare una (stizzita) dichiarazione in merito: “I media sono ossessionati dalla questione del pollo al cloro, che è solo un dettaglio che coinvolge un settore potenzialmente interessato dall’accordo di libero scambio”. Affermazioni che, tuttavia, non sono passate inosservate a Bruxelles, dove Gianni Pittella, presidente del gruppo dei socialisti e democratici al Parlamento europeo, ha ironicamente commentato: “Sono sicuro che gli inglesi saranno entusiasti di passare dagli elevati standard europei in materia di carni avicole e di prodotti agroalimentari, al pollo al cloro americano, pieno di ormoni […] Fortunatamente per loro, il Regno Unito non potrà stringere nuovi accordi commerciali finché il procedimento della Brexit non si sarà concluso”.

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