Bruxelles – La produzione totale di carne nell’Ue, dopo essere aumentata nel biennio 2010-2011, dovrebbe subire una contrazione dell’1,4% nel 2013. Dopo questa riduzione, la produzione dovrebbe recuperare e assestarsi alla fine dei prossimi dieci anni intorno ai 45 milioni di tonnellate (agli stessi livelli del 2011). E’ quanto risulta dal rapporto della Direzione generale Agricoltura della Commissione europea (‘Prospects for agricultural markets and income in the Eu 2012-2022) diffuso oggi da Anas (Associazione nazionale allevatori suini). Per quanto riguarda la carne suina, il rapporto prevede che, dopo il calo del 2012 e del 2013 (dovuto sostanzialmente all’entrata in vigore delle norme sul benessere delle scrofe e ai costi più elevati dei mangimi), la produzione dovrebbe riprendere la sua crescita dalla seconda metà del 2014. Inoltre, a partire dal prossimo anno e fino alla fine del decennio, si prevede un tendenziale aumento del consumo di carne di maiale nell’Ue. La carne suina continuerà a rappresentare metà del consumo comunitario totale di carni con 40,8 Kg di consumo pro-capite nel 2022, contro i 24,1 Kg per il pollame, 15,7 Kg per il manzo e il vitello e meno di 2 Kg per le carni ovine e caprine. (ML)
ESTERI
Ue: la produzione di carne suina riprenderà a crescere dal 2014
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