Santiago del Cile (Cile) – A partire da gennaio 2015, sul vino cileno esportato negli Stati Uniti non peserà più la tassa di ingresso. È quanto prevede il trattato di libero scambio firmato tra i due Paesi nel 2003. Per il momento, infatti, come rivela il Corriere Vinicolo, ogni litro di vino in bottiglia è sottoposto a un dazio di 6,03 centesimi di dollaro per litro, mentre sullo sfuso la tassa d’ingresso è limitata a 1,4 centesimi di dollaro. In seguito a questa liberalizzazione, si stima che la quota di mercato del vino cileno negli Usa – che per ora si attesta al 6% a valore – crescerà sensibilmente. Dopo Italia, Francia, Australia e Argentina, il Cile è infatti il quinto maggior fornitore del gigante nordamericano. Grandi sono anche le aspettative dei cileni per questa nuova apertura, visto che per il 2015 il Paese ha previsto uno stanziamento di 1,1 milioni di dollari per la promozione dei suoi vini sul suolo statunitense.
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Usa: da gennaio niente più dazi sull’import di vino dal Cile
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