Nel 2011 la spesa alimentare in Cina ha raggiunto i 972 miliardi di dollari. Una cifra record a livello mondiale, superiore a quella statunitense. Che si è attestata a quota 916miliardi di dollari. Il dato emerge dalla ricerca realizzata dall’Institute of grocery distribution di Londra. Per “grocery” si intende la spesa alimentare in senso lato (food e non food) acquistata in punti vendita prevalentemente alimentari. La leadership mondiale si spiega con tre fattori: la crescita economica, il numero della popolazione che vive nelle città, la crescente inflazione alimentare. Contemporaneamente, sono nate catene distributive che hanno saputo rispondere alle nuove necessità della popolazione cinese e non. Wal-Mart, Carrefour, Metro, Auchan hanno creato una rete con centinaia di punti vendita. Nell’assortimento di super e ipermercati, un posto importante spetta al Made in Italy. La Cina si colloca al 18° posto tra i paesi importatori del food italiano, solo nel 2006 occupava la 31° posizione e la 72 nel 2002. Cioccolato, pasta, conserve di pomodoro, olio di oliva, acque minerali e vino frizzante i prodotti più apprezzati. (n.c)