Pechino (Cina) – Esportare agrumi in Cina per via aerea è possibile, ma così costoso da risultare impraticabile. È quanto si apprende da un articolo pubblicato su Repubblica, dove Salvo Laudani, direttore marketing di Oranfrizer – azienda siciliana pioniera dell’export verso Oriente – spiega che la via aerea sbloccata dal governo nel corso degli incontri con Xi Jinping difficilmente sarà battuta poiché “costa quanto il valore della merce”, il cui prezzo finale per il consumatore sarebbe, di fatto, raddoppiato. Secondo Laudani, infatti, già così nei supermercati un cofanetto con quattro frutti è venduto a 4 euro, con la trasvolata se ne aggiungerebbero tra i 2 e i 2,5 al chilo. L’ufficializzazione dell’intesa per l’export aereo di agrumi italiani in Cina è datata 23 gennaio, durante la visita in Cina del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio. Esattamente due mesi dopo, il 23 marzo, c’è stata a Roma la firma del protocollo sui requisiti fitosanitari per l’export di agrumi freschi dall’Italia alla Cina tra Centinaio e l’ambasciatore cinese Li Ruiyn. In quei giorni è stata annunciata anche la collaborazione con Alibaba per la distribuzione nel Paese delle arance rosse di Sicilia. E così è stato: il primo carico di arance è arrivato e sarà distribuito tramite il marketplace Mr Fresh di Tmall e la catena di supermercati Freshippo (Gruppo Alibaba). Solo una parte delle arance, tuttavia, pare siano arrivate via aereo.
Export aereo di agrumi in Cina: l’accordo c’è, ma il costo è troppo elevato
federica2019-04-03T17:08:34+02:003 Aprile 2019 - 17:08|Categorie: Ortofrutta|Tag: agrumi, cina, export|
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