Export: primo quadrimestre a +8,3%. E Federalimentare chiede più aiuti alle imprese

2013-07-23T11:16:07+02:0023 Luglio 2013 - 10:56|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Roma – “L’alimentare vola perciò e segna ancora una volta oltre frontiera un passo decisamente migliore del manifatturiero italiano nel suo complesso”, con queste parole Filippo Ferrua, presidente di Federalimentare, commenta i dati relativi all’export dell’agroalimentare italiano nei primi quattro mesi del 2013. “La spinta di aprile dell’export di settore (+12,6%), sullo stesso mese dell’anno precedente e, quella dei primi quattro mesi dell’anno, (+8,3%) indicano un’accelerazione rispetto alle dinamiche 2012”. Ferrua sottolinea, tuttavia, che occorre fare molto di più per le Pmi. “Spesso – afferma – non ci sono neppure i soldi per affrontare il viaggio verso i paesi emergenti. L’Ice sta svolgendo un ruolo essenziale, ma ha bisogno di maggiori risorse. Oggi dispone di appena 1/5 delle risorse di altri paesi europei, come Francia e Germania”. Il Consigliere delegato di Federalimentare per l’Internazionalizzazione e Consigliere di Amministrazione Ice, Luigi Scordamaglia, affianca Ferrua e ribadisce che “occorre aumentare il budget promozionale Ice per le eccellenze alimentari italiane”. Inoltre, ribadisce “la necessità di supportare maggiormente la rete estera dell’Istituto. Essa è infatti il vero centro nevralgico nell’assistenza alle imprese italiane sui mercati emergenti e lo sarà ancora di più, con l’obiettivo di porsi quotidianamente a totale servizio delle aziende italiane che esportano”. Scordamaglia richiama infine la “necessità di un’azione forte e coordinata del nostro Governo per l’eliminazione di quelle strumentali barriere non tariffarie che impediscono al vero made in Italy di arrivare sui mercati con forte domanda, favorendo in conseguenza lo sviluppo dell’Italian Sounding”.

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