• made in Italy

Falso made in Italy: un giro d’affari da 90 miliardi di euro

2023-05-22T15:53:11+02:0022 Maggio 2023 - 11:45|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Roma – Un business da oltre 90 miliardi di euro. Questo il valore annuale del falso made in Italy, che si è ritagliato una fetta del 6% del Pil, come riporta il Sole 24 Ore. Il decremento economico, per l’Italia, è stato calcolato a 17 miliardi di euro nel 2020, per un danno al gettito erariale, di Iva, Ires, Irpef e contributi previdenziali di almeno 4,8 miliardi di euro.

L’agroalimentare, in particolare, è tra i settori più esposti al falso made in Italy. Il periodo gennaio 2021-dicembre 2022 ha visto 731 interventi della Guardia di finanza, che hanno portato al sequestro di oltre 18,6 milioni di litri e circa 5mila tonnellate di prodotti agroalimentari. Per quanto riguarda le Denominazioni di origine, sono state sequestrate circa 470 tonnellate e 13,8 milioni di litri che recavano false attestazioni Dop e Igp. I dati Istat spiegano che il comparto genera un valore aggiunto pari a 32,7 miliardi di euro; il valore alla produzione si aggira sui 60 miliardi. La Dop economy contribuisce, da sola, al 21% del fatturato complessivo a livello nazionale (con misure analoghe per quanto riguarda l’export).

L’italian sounding, come riporta sempre il Sole 24 Ore citando MGlobale, è un fenomeno particolarmente presente in Giappone (con una quota del 70,9% dei prodotti non autentici), in Brasile (70,5%) e in Germania (67,9%). I prodotti più colpiti sono il ragù (61,4%), il Parmigiano (61%) e l’aceto balsamico (60,5%).

Clicca qui per rimanere aggiornato sul mercato dell’agroalimentare.

Torna in cima