Milano – Chimica e cibo. A sottolineare l’importanza di questo binomio è stato Cesare Puccioni, presidente di Federchimica. Che ieri, nel corso dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2011 – proclamato dall’Onu Anno della chimica – ha ribadito il nesso tra i due comparti: “L’Anno della chimica non sarà un caso isolato: vogliamo intensificare i nostri sforzi verso traguardi sempre più ampi. L’occasione ci è data da un grande evento che porrà l’Italia all’attenzione di tutto il mondo: Expo 2015, un appuntamento cruciale per il nostro Paese, ma che dovrà rappresentare anche una grande opportunità per la chimica. Il tema prescelto, Feeding the Planet, è, infatti, quanto di più inerente al nostro settore. La chimica percorre tutta la filiera agroalimentare, è indispensabile ed è da potenziare. Si parte con i fertilizzanti, gli agrofarmaci e le colture biotech, per raccolti abbondanti e con mangimi addittivati e farmaci veterinari per allevamenti sani. Si prosegue con gli aromi, i conservanti, i gas alimentari e tutti gli additivi che permettono al cibo di viaggiare per il mondo, conquistando territori che il deperimento degli alimenti rendeva inaccessibili. Per non parlare di quanto fa la chimica per rendere disponibile maggiori quantità di acqua e per realizzare imballaggi sempre più leggeri, compatibili con la sostenibilità ambientale e per un’alimentazione sana. Vogliamo che l’Expo possa spiegare che un cibo, grazie alla chimica, è un cibo migliore e sicuro da tutti i punti di vista e che l’ambizione di nutrire il mondo diventerebbe chimera senza la chimica”. (NC)
