Roma – Il contrassegno fiscale di Stato continuerà a essere presente sulle confezioni di liquori e distillati destinati al mercato nazionale. La sua abolizione, chiesta a gran voce da aziende e associazioni di categoria, soprattutto in un momento complicatissimo per il comparto, è infatti stata esclusa dal Dl agosto approvato in Senato. “Da tempo chiediamo una semplificazione: l’abrogazione del contrassegno fiscale di Stato sulle confezioni destinate al mercato nazionale”, sottolinea Micaela Pallini, presidente del gruppo spiriti di Federvini. “Abbiamo trovato ascolto in Parlamento: esponenti della maggioranza e dell’opposizione hanno depositato degli emendamenti in proposito. Ma nel testo votato al Senato non c’è più traccia dell’abrogazione”. E prosegue: “Il contrassegno – istituito addirittura con un regio decreto – è un simbolo obsoleto del vecchio sistema di gestione dell’accisa. Tutte le aziende italiane, ormai da decenni, utilizzano moderni sistemi di tracciamento e di certificazione dell’integrità dei prodotti che sono pienamente efficaci e allineati con gli standard internazionali previsti per questa tipologia di certificazione”.
Federvini: delusione per la mancata abolizione del contrassegno fiscale di Stato sugli spirits
federica2020-10-08T08:33:54+02:007 Ottobre 2020 - 17:04|Categorie: Mercato|Tag: contrassegno di stato, Distillati, Federvini, Liquori|
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