Ferrero e Mondelēz: packaging sotto accusa nel Regno Unito

2024-05-23T16:59:28+02:0021 Maggio 2024 - 12:08|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza|Tag: , , , , |

Londra (Regno Unito) – La campagna Bite Back, creata dallo chef britannico Jamie Oliver, ha accusato Ferrero e altre aziende dolciarie di creare confezioni pensate appositamente per attrarre i bambini e abituarli fin da piccoli a mangiare prodotti ricchi di zuccheri, grassi e sali. I prodotti sono infatti confezionati con colori, figure e caratteri che avrebbero lo scopo di creare dipendenza nei bambini.

Bite Back ha fatto analizzare 262 referenze dolciarie, prodotte dalle 10 principali aziende, con confezioni pensate per i bambini. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, il gruppo di esperti Action on Salt, della Queen Mary University of London, ha rilevato che il 78% dei prodotti analizzati non sarebbe salutare a causa dell’elevata quantità di grassi, zuccheri o sali, così come il 67% di quelli con confezioni raffiguranti un personaggio; inoltre l’80% dei prodotti utilizzerebbe un packaging pensato per attirare l’attenzione dei bambini, con colori accesi, scritte e disegni vivaci.

Secondo i risultati dello studio, 22 prodotti di Ferrero e 58 di Mondelēz – proprietaria di marchi come Cadbury, Oreo e Milka – conterrebbero grandi quantità di grassi, sali e zuccheri. Lo stesso varrebbe per alcuni prodotti di Mars, PepsiCo e Kellogg’s. Per questo motivo James Toop, amministratore delegato di Bite Back, avrebbe chiesto al governo britannico di introdurre nuove regole per “limitare queste tattiche bieche dei giganti del cibo spazzatura ed evitare una crisi sanitaria”.

Come riporta il Guardian, Mondelēz ha respinto le accuse, definendosi ‘un produttore responsabile’, e – come Ferrerosostiene di non rivolgersi ai bambini, bensì agli adulti, e di non avere l’intenzione di creare dipendenza nei bambini.

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