Roma – Secondo l’ultimo rapporto Ismea sulle tendenze del settore del bovino da carne, nei primi sei mesi dell’anno la filiera ha visto accentuarsi pesantemente la tendenza flessiva già in contrazione del 2019. Tra gennaio e giugno 2020, infatti, l’offerta nazionale di carne bovina è calata del 13,6%. Che, secondo i dati Istat, si traduce in oltre 48mila tonnellate di carne in meno prodotta. Un ulteriore calo che va ad aggiungersi a quello registrato l’anno scorso (-3,6%). Quali sono i motivi? Come spiegato da Ismea, alla base di questa situazione ci sono tanti elementi concorrenti che vanno a sommarsi alle difficoltà legate alla pandemia: dall’incertezza della domanda, alla pressione esercitata dalla concorrenza delle carni estere, alla sempre più incerta redditività. Se a questo dato negativo si sommano le perdite in termine di valore unitario che si stanno registrando negli allevamenti e nei macelli, va da sé che la filiera bovina nel 2020 registrerà perdite di valore a doppia cifra.
Filiera bovina: nel primo semestre 2020 produzione a -13,6% (48mila tons in meno)
Margherita Luisetto2020-10-12T16:57:04+01:0012 Ottobre 2020 - 14:36|Categorie: Carni|Tag: carne bovina, filiera bovina, istat|
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