Fondazione Conad Ets: a Milano la presentazione dell’indagine ‘La parola ai giovani’

2024-06-12T14:40:53+02:0012 Giugno 2024 - 14:40|Categorie: Mercato, Retail|Tag: , , , |

Milano – Si è svolta questa mattina a Milano, presso la sede di Piazza dei Mestieri, la presentazione della rilevazione ‘La parola ai giovani’. Moderata dalla direttrice di Fondazione Conad Ets, Maria Cristina Alfieri, la tavola rotonda ha visto protagonisti Franco Barbano, presidente Unisona; Chiara Ferrari, direttrice public affairs di Ipsos; Massimiliano Valerii, direttore generale Censis; Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e Libera; Maddalena Grechi, youth engagement&advocacy expert Unicef e, in rappresentanza degli insegnanti, Valentina Mazzacane, docente all’Istituto Falcone Righi di Corsico (Mi).

Gli ospiti hanno commentato una delle più grandi indagini sull’adolescenza in Italia, con 6mila giovani che hanno risposto a un sondaggio condotto da Ipsos su cybermafia, dipendenze viste da vicino, scuola e benessere e infine intelligenza artificiale. Interessante il dato sulle emozioni che gli studenti sviluppano a scuola: ai primi tre posti ci sono ansia, stanchezza e stress. Quanto alle dipendenze, il 65% dei giovani si considera più a rischio della generazione precedente, e in tema di Cybermafia il 67% degli studenti dichiara che la sua abilità nell’utilizzo delle tecnologie informatiche renda la cybermafia attrattiva.

Tra gli highlights, si segnala che il 38,5% degli intervistati non aveva mai partecipato ad approfondimenti sui temi trattati nè a scuola nè fuori, mentre il 76,5% dei ragazzi ha dichiarato di essersi preparato a questi momenti informativi, dimostrando interesse specifico per la tematica trattata (oltre il 75%) e il giudizio post evento è stato molto positivo (gradimento dall’84 all’89% per i ragazzi e dal 92 al 95% per gli insegnanti). “I dati emersi”, commenta Maria Cristina Alfieri, “dimostrano che i ragazzi si aspettano più informazione e coinvolgimento su tematiche sociali che non rientrano nei programmi ministeriali, ma che sono altrettanto importanti per aiutarli ad orientarsi in un mondo sempre più complesso”. Interessante l’osservazione di Valerii, direttore del Censis: “Ai giovani consiglio di ribellarsi studiando, per potersi muovere nel mondo con più consapevolezza“. Don Luigi Ciotti, inoltre, ha dichiarato che dobbiamo interrogarci su quello che proponiamo di alternativo alle dipendenze: “Quando ci sono esempi e punti di riferimento coerenti e credibili, i giovani li seguono e fioriscono”. 

 

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