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Gelato confezionato: il comparto vale 1,5 mld di euro. Unilever guida il mercato, ma cresce la Pl. I dati Circana

Milano – Nel periodo aggiornato a marzo 2025, il mercato dei gelati in Italia — che include ipermercati, supermercati, negozi di prossimità (da 100 a 399 mq) e discount — ha registrato un volume di vendite complessivo pari a oltre 205 milioni di chilogrammi, segnando un aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, in termini di valore, il mercato ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, evidenziando una leggera contrazione dello 0,9%. Ad affermarlo, i risultati della ricerca effettuata dall’Istituto di statistica e ricerca Circana.

Analizzando le diverse categorie di prodotto, emerge un quadro eterogeneo. I gelati multipack, che rappresentano la quota principale con 110,6 milioni di kg venduti, hanno registrato un calo dell’1,8% nei volumi e del 5,4% nel valore. Al contrario, i gelati in vaschetta hanno evidenziato una performance positiva, con un incremento del 4,9% nei volumi e dell’8,4% in valore, per un totale di circa 70 milioni di kg venduti (453,8 milioni di euro). Dinamico anche il segmento dei gelati d’impulso, ovvero quelli destinati al consumo immediato, che ha registrato una crescita del 25% nei volumi e del 13,7% nel valore, per un totale di 16,6 milioni di kg e quasi 38 milioni di euro. I gelati dessert, invece, mostrano una leggera flessione sia in volume (-2,6%) sia in valore (-1,4%).

Dal punto di vista geografico, il consumo di gelati si distribuisce in modo abbastanza equilibrato lungo tutta la penisola. Il Sud rappresenta l’area con il volume maggiore (29,4%), seguito dal Nord-Ovest (27,6%), dal Centro e Sardegna (22,8%) e dal Nord-Est (20,1%). Anche in termini di valore la distribuzione è simile, con il Sud che contribuisce al 28,2% delle vendite, seguito dal Nord-Ovest (27,7%), Centro e Sardegna (24,2%) e Nord-Est (19,9%).

Per quanto riguarda i canali di vendita, i supermercati restano il principale canale distributivo dei gelati in Italia, generando il 52% dei volumi e il 56,8% del valore complessivo del mercato. Seguono i discount, che rappresentano il 30,8% dei volumi e il 23,5% del valore, a indicare una maggiore incidenza di prodotti a marchio del distributore o a basso prezzo. I negozi di prossimità pesano per il 10,7% dei volumi e il 12,7% del valore, mentre gli ipermercati rappresentano il 6,5% dei volumi e il 7% del valore.

Infine, osservando il ranking dei principali produttori, Unilever guida il mercato con vendite pari a circa 350 milioni di euro. Seguono Sammontana con 158,3 milioni di euro e Froneri con 109,2 milioni. Complessivamente, i primi tre produttori coprono il 41,1% del mercato a valore. Una quota equivalente, pari al 41%, è rappresentata dai prodotti a marchio del distributore, che generano vendite per oltre 617 milioni di euro.

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