Trattori in piazza (2): in Germania passo indietro del governo sui tagli ai sussidi per gli agricoltori. Ma le proteste continuano

2024-02-01T13:58:51+02:0016 Gennaio 2024 - 11:03|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Berlino (Germania) – Le proteste degli agricoltori, che, da settimane, si susseguono in Germania, hanno costretto il governo a un passo indietro sui tagli ai sussidi annunciati per il 2o24. In particolare, il sussidio sul diesel agricolo verrà abolito entro il 2026, gradualmente in tre anni, e non verrà cancellato da quest’anno. Anche l’esenzione sulla tassa automobilistica per i veicoli agricoli, i trattori e i rimorchi rimarrà in vigore e non sarà soppressa nel 2024, come inizialmente previsto. Promesse inoltre semplificazioni, sburocratizzazioni e liberalizzazioni i tempi rapidi.

Nonostante il dietrofront del governo, gli agricoltori, sostenuti dai conservatori dell’opposizione e dall’estrema destra, hanno protestato ancora nella giornata di ieri, sostenendo che le nuove misure non siano sufficienti. Il ministro delle Finanze Christian Lindner, intervenuto alla manifestazione di Berlino, è stato travolto da urla, insulti e fischi.

Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, i problemi del settore agricolo in Germania andrebbero oltre le sovvenzioni. Da decenni, infatti, è in calo il numero di aziende agricole: secondo l’Ufficio federale di statistica Destatis, in 12 anni, dal 2010 al 2022, oltre 40mila agricoltori hanno chiuso la propria attività. Nello stesso periodo, però, sono aumentate le fattorie con più di 100 ettari di terreno. Proprio le grandi aziende agricole sono quelle che ottengono i profitti più alti: il guadagno nel 2023 è aumentato di +57,3% rispetto al 2022, contro il +15% delle aziende piccole e il +30,6% delle medie.

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