Sermide (Mn) – Giulio Gherri, Ceo di Parmafood group, individua le priorità per rilanciare il settore suinicolo in questo contesto difficile. Intervistato dal portale Teseo by Clal, spiega: “Sostenere e incentivare l’export, quale irrinunciabile necessità per compensare la fase di contrazione dei volumi interni di consumo; contrastare con maggiore determinazione la peste suina africana (Psa) per evitare di compromettere le vendite internazionali; costruire nuove piattaforme trasparenti e condivise per determinare la catena di creazione del valore tra i vari anelli della filiera”.
Visto il contesto delicato, continua, è necessario “andare oltre le discussioni sterili che rischiano di contrapporre allevatori, macelli, trasformazione e distribuzione e ciò può solo avvenire con un dialogo costruttivo e trasparente, ispirandoci a quanto attuato in Francia nei mesi scorsi. Solo così potremo affrontare i nodi dell’aumento delle materie prime suine, dei costi di produzione che non per tutte le voci sono rientrati, dell’aumento del costo del denaro che frena gli investimenti e dei tempi di realizzazione degli investimenti stessi, che si sono allungati per i ritardi delle consegne”.
Un altro tema chiave è la sostenibilità: “Basta limitarsi agli aspetti ambientali, dobbiamo ragionare per affrontare anche gli aspetti economici e sociali, magari partendo da un rinnovato dialogo coi giovani, da stimolare tanto negli studi quanto sul lavoro, e aiutando più concretamente i lavoratori, per sostenere il potere d’acquisto e non deprimere l’economia”.
