Orsenigo (Co) – Icam, azienda specializzata da quasi 80 anni nella produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao, ha chiuso il 2024 con 324 milioni di euro di fatturato, in crescita del 50% rispetto all’anno precedente, quando il fatturato era pari a 215 milioni. Una crescita legata anche all’ingresso di nuovi clienti, soprattutto dall’estero, un investimento di 40 milioni di euro per incrementare la capacità produttiva e soddisfare una domanda in notevole aumento, in un mercato in crisi come quello del cacao. L’azienda è riuscita ad affrontare la crisi anche grazie alle relazioni dirette di lunga data con i coltivatori e alla filiale aperta in Uganda.
“Da inizio 2024 abbiamo avviato una strategia di espansione, insieme ad alcuni istituti finanziari, suddivisa in tre parti e per un totale di 86 milioni di euro”, spiega Adelio Crippa, amministratore delegato di Icam, in un’intervista all’Economia del Corriere. “I primi 30, sottoscritti con Intesa Sanpaolo e Sace, sono un’operazione di finanziamento del circolante, che ci ha permesso di affrontare con più serenità gli aumenti del prezzo del cacao, che sulla Borsa è passato da 2.500 sterline per tonnellata a 9.500: oggi è a quota 7.500”. La seconda fase riguarda invece il raggruppamento di residui di finanziamenti accesi negli anni scorsi. “La terza operazione per 40 milioni, che ha coinvolto Intesa, Cdp, Crédit Agricole e Banca Popolare di Sondrio, è finalizzata all’ampliamento del nostro stabilimento produttivo di Orsenigo (Co). I lavori dovrebbero iniziare quest’anno e terminare nel 2027”, sottolinea l’Ad.