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Il pagellone della Distribuzione moderna – Conad: voto 6/7

2022-01-10T15:50:45+02:0013 Gennaio 2022 - 08:02|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , |

Conad: voto 6/7 

A cura di Luigi Rubinelli (LR) e Angelo Frigerio (AF)

Il giudizio di LR

Conad è il leader del mercato: aveva una quota nel 2011 di 10,3%. Nel 2021 è del 15%. Un salto notevole, come si vede. Alla fine del 2021 con Ancd è entrata come associata in Confcommercio e l’Ad di Conad, Francesco Pugliese, ne è diventato il vice presidente. L’ingresso ha come obiettivo una maggior visibilità del retail e un maggior peso nelle istituzioni del Paese.

La crescita

La crescita è dovuta ai molti sforzi fatti nello sviluppo del format del supermercato, canale in cui registra una quota del 23,57% ed è prima in classifica. Con l’acquisizione di Auchan nel 2019, lo sviluppo si è intensificato in area 1 e 2, in tutti i canali di vendita, ipermercati compresi con l’insegna Spazio Conad e una superficie più ridotta rispetto ad Auchan. Anche nel libero servizio è leader con il 16,94%. Nel segmento del discount è in settima posizione con il 3,97% grazie a Todis, una versione più sofisticata e aggiornata dei suoi competitor, adesso presente anche al Sud. A Bologna lo scorso anno ha lanciato un nuovo concept con caffetteria all’ingresso e all’interno del supermercato, difficile da replicare nella forma attuale e, forse, un po’ troppo sofisticato.

Voto: 8,5

I format e lo sviluppo on line

Conad è una catena nazionale e ha scelto, con Pac 2000, di svilupparsi ulteriormente anche in Sicilia. Conad è una cooperativa fra dettaglianti e i consorzi si stanno ulteriormente concentrando, pur se con qualche difficoltà operativa. I format non sempre identici nelle varie zone, dipendono dai consorzi e dai singoli operatori e dal territorio in cui operano. Lo sviluppo e la trasformazione della ex rete Auchan non è ancora a regime, soprattutto in Lombardia, dove sta sperimentando un nuovo concept di vicinato. Per quest’anno, 2022, è atteso il lancio del sito on line che si occuperà sia della spesa alimentare sia di vari servizi, dal benessere alle vacanze. Sarà a macchia di leopardo per copertura, a seconda dei territori interessati.

Voto: 7

Lo sviluppo delle Mdd

La segmentazione delle Mdd è sia orizzontale sia verticale. Lo sforzo nelle Mdd premium è notevole e strizza l’occhio a chi vuol mangiar molto bene in casa perché non vuole andare al ristorante. Questo però non sembra un trend duraturo, perché prima o poi la pandemia si attenuerà. Il mainstream, che è sempre stato il suo cavallo di battaglia, sembra messo un po’ in secondo piano, sia dallo sviluppo dei premium sia dalle promozioni ripetute dei Bassi&Fissi che abbassano, appunto, la qualità percepita dell’offerta, come la abbassa anche la riduzione del numero di referenze dell’industria di marca.

Voto: 6,5

La sostenibilità

Sul piano delle persone c’è molto da fare dopo che qualche migliaio di addetti ex Auchan sono stati convinti, obtorto collo, a uscire. È una ferita che durerà a lungo e che, francamente, non appare affrontata nella giusta maniera. Alimentando aveva già analizzato il bilancio di sostenibilità, ma senza le certificazioni di garanzia, appare difficile dare un giudizio. Credo che l’intelligenza di Francesco Pugliese abbia ben presente questo problema e prima o poi lo affronterà.

Voto: 5

I servizi al cliente

L’ascolto del cliente è affidato principalmente agli imprenditori che gestiscono i singoli negozi, oltreché ai social media. Se i consorzi avranno la capacità di ricevere davvero i loro suggerimenti, creeranno un vantaggio competitivo importante. I servizi che saranno lanciati con il sito e la app sembrano davvero interessanti e servirà attenzione nel valutarli.

Voto: 6

Il commento di AF

L’ingresso in Confcommercio è di fatto una ghiotta occasione per Francesco Pugliese. Al Nostro non è mai piaciuto fare il secondo. Carlo Sangalli, l’attuale presidente dell’associazione, ha i suoi anni e prima o poi, più prima che poi, andrà in pensione. E quindi… La futura presidenza di Confcommercio potrebbe rappresentare inoltre il trampolino di lancio per l’ingresso in politica. E perché no? C’è poi la questione Carrefour in Filiera Italia, a cui partecipa anche Conad. Che ci fa un grande player francese in una compagine che vuole far crescere il Made in Italy nel mondo? E ancora: come si possono conciliare l’adesione al Nutriscore di Carrefour con la sua bocciatura da parte di Conad e Coldiretti? In ombra rimane poi la chiusura della vicenda Auchan. Qualcuno ha storto il naso leggendo su Alimentando l’affermazione di Pugliese: “Non abbiamo licenziato nessuno”. Affermazione forse un po’ avventata. Detto questo, l’operazione è stata proprio una Bdc, dal nome dello yacht di Raffaele Mincione, partner dell’operazione, e della società che ha traghettato il passaggio. Laddove Bdc significa ‘Botta di culo’…

Note di metodo

Il metodo utilizzato per comporre questa classifica prende in considerazione: la crescita della quota di mercato, lo sviluppo dei format e delle Mdd (le marche del distributore), l’approccio alla sostenibilità, i servizi al cliente. Nelle varie categorie i voti vanno da 1 a 10. Abbiamo scelto di osservare solo i primi 10 retailer con le prime 10 quote di mercato (Guida Nielsen Largo Consumo 1° semestre 2021) e i rimanenti tre (Aspiag, Crai, D.It) tratti dalle quote di mercato del canale supermercati. L’analisi si compone di un giudizio, a cura di Luigi Rubinelli (LR), e di un commento, a cura di Angelo Frigerio (AF). La revisione e alcuni giudizi e commenti sono stati affidati a Federico Robbe (FR).

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