Milano – Dal 1° luglio le regole previste dalla VerpackG, la legge tedesca sugli imballaggi entrata in vigore nel 2019, non varranno più solo per le aziende che immettono sul mercato merci destinate al consumatore finale, ma anche per tutte le aziende che lavorano nel b2b, inclusa la filiera d’importazione. Una novità che punta a rafforzare il principio di responsabilità estesa del produttore (Erp) e che coinvolge moltissime aziende italiane, dato che la Germania è il maggior partner commerciale del nostro Paese per un interscambio che, nel 2021, ha superato i 142 miliardi di euro. Lo segnala Il Sole 24 Ore, che ricorda anche le due condizioni imposte dalla VerpackG. La prima è l’iscrizione obbligatoria al registro centrale tedesco per i produttori d’imballaggi, il ‘Lucid’ (iscrizione che può essere fatta online). La seconda, che è anche una pre-condizione per entrare in Lucid, è avere in essere un contratto di smaltimento degli imballaggi. In Germania, ricorda il quotidiano, “ci sono ben 11 sistemi duali di smaltimento, in concorrenza tra loro”. Pena per i trasgressori: multe fino a 200mila euro e divieto di vendita.
Imballaggi: dal 1° luglio la legge tedesca VerpackG estesa anche alla filiera b2b
federica2022-06-10T11:17:59+01:0010 Giugno 2022 - 11:17|Categorie: Tecnologie|Tag: germania, imballaggi, Lucid, packaging, VerpackG|
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