Roma – È in discussione in queste ore al Senato il ddl, già approvato alla Camera, per una limitazione alle liberalizzazioni nelle aperture dei negozi. Il testo prevede, infatti, 12 chiusure obbligatorie all’anno, che potrebbero essere estese (ma probabilmente si tratta di una svista) anche all’e-commerce. Nel mondo distributivo le opinioni sul ddl sono divergenti. Contraria a qualsiasi limitazione Federdistribuzione, che sottolinea l’impatto negativo per quanto riguarda consumi e occupazione. Una posizione che trova il sostegno del presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella che, lo scorso 2 luglio, nel corso di un’audizione parlamentare davanti alla Commissione industria, commercio e turismo del Senato, aveva definito le limitazioni “provvedimenti che vanno nella direzione contraria rispetto a quella di una piena liberalizzazione dello svolgimento delle attività commerciali”. Di tutt’altra opinione Confesercenti che parla di “effetti disastrosi” della liberalizzazione, con la creazione di una “concorrenza insostenibile per i piccoli esercizi di vicinato”. Favorevole, ma con toni più pacati, al testo in discussione anche Confcommercio, che parla di una regolamentazione minima che “lascia intatta la libertà degli esercenti di restare aperti anche 24 ore al giorno”.
In discussione al Senato il ddl sulla liberalizzazione delle aperture dei negozi
RepartoGrafico2015-07-09T17:19:05+02:009 Luglio 2015 - 11:08|Categorie: Retail|Tag: antitrust, confcommercio, Confesercenti, federdistribuzione, giovanni pitruzzella, liberallizzazioni, orari negozi, retail|
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