Industria beni strumentali: 2021 anno record, più complesso l’outlook per il 2022

2022-07-12T14:58:40+02:0012 Luglio 2022 - 14:58|Categorie: Tecnologie|Tag: , , |

Milano – Si attesta a 50,4 miliardi di euro il fatturato dell’industria italiana del bene strumentale nel 2021. La crescita sul 2020 è del 21,6%, segnando un nuovo record rispetto all’exploit del 2018. L’export a +18,1% torna a livelli pre-pandemia, mentre le consegne sul mercato domestico crescono del 28,6%, a 17,5 miliardi. Sempre sul mercato interno la domanda segna +29,7%, a 27,2 miliardi di euro, un valore mai raggiunto prima. Con riferimento alla distribuzione delle vendite, la quota di fatturato realizzata in Italia si è attestata al 35% mentre il 28% è stato destinato agli altri paesi dell’Ue. È quanto evidenzia il consuntivo 2021, presentato oggi in occasione dell’Assemblea dei soci di Federmacchine. “I dati ci dicono che, archiviato il 2020 flagellato dallo scoppio della pandemia, nel 2021, le imprese italiane del bene strumentale sono state protagoniste di una performance davvero eccezionale. Il mercato italiano, sostenuto dagli incentivi 4.0, ha premiato la nostra offerta facendo volare il dato delle consegne dei costruttori e incentivando anche le importazioni”, commenta il presidente, Giuseppe Lesce (foto), che chiede al governo di rendere tali incentivi strutturali “così da accompagnare in modo continuo e costante l’evoluzione tecnologica delle fabbriche”. Più complesso invece lo scenario che si sta delineando nel 2022: secondo le previsioni la crescita si stabilizzerà, con una previsione di fatturato a +1,3% (51 mld). “Materie prime e costi dell’energia stanno diventando insostenibili per molti comparti del settore rappresentato dalla federazione e per moltissimi settori clienti. Il rischio è la paralisi di importanti filiere manifatturiere a tutto vantaggio dei nostri competitors, asiatici per primi”.

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