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Intesa con l’Agenzia delle Entrate, Amazon paga 511 milioni per il mancato versamento dell’Iva tra il 2019 e il 2021

2025-12-11T11:24:05+01:0011 Dicembre 2025 - 11:24|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Roma – Maxi-intesa tra Amazon e il fisco italiano. Il marketplace di Seattle verserà 511 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate per chiudere le contestazioni fiscali relative alle vendite effettuate tramite la piattaforma nel triennio 2019-2021. Come scrive il Sole 24 Ore, l’intesa arriva mentre prosegue, separatamente, l’indagine della Procura di Milano e della Guardia di Finanza, che contestano alla multinazionale una presunta dichiarazione fraudolenta per mancato versamento dell’Iva sulle ‘vendite a distanza’ di milioni di prodotti, in larga parte provenienti dalla Cina.

L’Agenzia delle Entrate, si legge sul quotidiano di Confindustria, ha individuato con Amazon un criterio per stabilire quando una vendita non rientrasse nella normativa sulle vendite a distanza: se il prodotto era nei magazzini italiani da almeno sette giorni prima dell’acquisto, non scattavano gli obblighi dell’articolo 13 del decreto Crescita. Su questa base è stato ricalcolato il debito fiscale, utilizzando un algoritmo sulle giacenze.

Amazon, pur accettando l’accordo, ribadisce la propria estraneità alle contestazioni penali e assicura che si difenderà “con determinazione rispetto all’eventuale procedimento penale, che riteniamo infondato. Siamo tra i primi 50 contribuenti in Italia e uno dei maggiori investitori esteri nel Paese”. Intanto, ricorda ancora il Sole 24 Ore, la società ha già versato 212 milioni di euro in un’altra indagine legata alla gestione digitale dei lavoratori addetti alle consegne.

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