Roma – Ancora un segno negativo per i consumi alimentari: per il periodo gennaio-agosto 2013, si è registrato un calo del 3,7% rispetto al 2012, con volumi di acquisto in calo del 1,8%. Ecco quanto emerge dal nuovo report divulgato da Ismea, basato su su i dati Gfk-Eurisko. Il segno negativo riguarda tutte le principali categorie alimenatari. Inoltre, il calo della spesa superiore a quello della quantità acquistate dimostra l’orientamento delle famiglie verso i prodotti in promozione o di prezzo inferiore. In particolare, diminuisce del 4%, sia a volume che a valore, l’acquisto della carne fresca, anche se tengono bene i salumi (-0,4% a volume, +1,2% a valore). Stessa situazione anche per il segmento lattiero caseario. Sebbene in calo (-2,2% a volume, -3,8% a valore), crescono i formaggi semiduri (+2% a volume), i freschi (+0,7%) e gli industriali (+2,4%). Unico settore in crescita i derivati dei cerali (+2,3% a volume, +1,2% a valore), settore trainato dai consumi di prodotti da colazione e dai sostituti del pane.
Ismea: diminuisce ancora la spesa degli italiani. -3,7% nel 2013
RepartoGrafico2013-10-07T15:45:25+01:007 Ottobre 2013 - 15:31|Categorie: Mercato|Tag: consumi alimentari, ismea|
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