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Ismea: l’export agroalimentare italiano, nei primi nove mesi 2023, vale 47 mld (+6,1%)

2023-12-13T11:16:13+02:0013 Dicembre 2023 - 11:16|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Roma – Supera i 47 miliardi di euro, nei primi nove mesi del 2023, l’export agroalimentare made in Italy. Mettendo a segno una crescita del +6,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Cresce anche il valore delle importazioni (+7,9% per 48,6 miliardi di euro), ma in maniera meno consistente rispetto al 2022. Resta comunque negativo il saldo della bilancia commerciale agroalimentare con un deficit di 1,2 miliardi di euro. A segnalarlo Ismea nel suo ultimo report: “a pesare sia per le esportazioni che per le importazioni è l’effetto prezzo, che continua ad avere un’influenza sui tassi di crescita dei flussi in valore, che risultano più consistenti di quelli in volume”.

Nel dettaglio, i dati indicano valori in crescita per tutti i principali comparti. Tra i primi 20 prodotti del made in Italy nel mondo unica eccezione sono i vini fermi in bottiglia che, pur rimanendo il prodotto dell’agroalimentare italiano maggiormente venduto all’estero, registrano un calo dell’export del 2,9% in valore e del 2,8% in volume. Le quantità esportate si contraggono anche di molti altri prodotti, quali pasta, spumanti, olio vergine ed extravergine d’oliva, prodotti trasformati del pomodoro, mele e uva da tavola.

Il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è l’Ue che, con 25 miliardi di euro, nei primi otto mesi del 2023, assorbe circa il 59% delle nostre esportazioni. Germania, Francia e Stati Uniti rimangono i partner di maggior rilievo, sebbene per gli Stati Uniti si registri una contrazione delle spedizioni del 2,5% rispetto al periodo gennaio-agosto 2022.

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