Roma – Il rallentamento del commercio mondiale e l’inasprirsi delle tensioni tra Usa e i principali partner commerciali influenzano negativamente la crescita delle principali economie. Come si legge nell’ultimo rapporto AgrOsserva Ismea, nel secondo trimestre 2018 l’andamento dei prezzi per il comparto zootecnico è stato flessivo, -1% in termini tendenziali e -2,7% a livello congiunturale. In calo l’indice dei prezzi dei suini e dei conigli rispetto al primo trimestre, dovuto al ridimensionamento dei listini degli animali da macello. Il settore suinicolo è quello che risente maggiormente delle sfavorevoli dinamiche internazionali: durante il 2017 aveva goduto del trend crescente delle esportazioni, ma nel 2018 il flusso export è andato scemando a causa della contrazione delle importazioni cinesi, primo mercato di sbocco europeo. Diversa la situazione del settore avicolo per i quali l’indice ha mostrato variazioni di segno positivo: i prezzi dei capi vivi hanno visto incrementi tra il 6% e il 9%; +6% nella fase al dettaglio e una domanda finale stabile a volume, con una spesa pari a +4,7% rispetto al 2017.
Ismea: nel secondo trimestre 2018, congiuntura sfavorevole per il comparto carni
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