Roma – Inizio d’anno positivo per l’export vinicolo italiano, che dopo la battuta d’arresto del 2012 (-9% a volume sul 2011), segna un +3% tra gennaio e febbraio. Lo rivelano i dati Ismea pubblicati negli scorsi giorni. Nel primo bimestre 2013, l’export a volume nell’Unione europea ha registrato un +4%, soprattutto grazie alla spinta del mercato tedesco (+17%). Fuori dall’Ue la situazione è stabile, anche a causa di performance disomogenee: + 9% negli Stati Uniti ma -11% in Svizzera; +4% in Giappone ma -13% in Cina. Osservando le singole tipologie di prodotto, ottime performance per i vini sfusi, che in soli due mesi hanno superato il milione di ettolitri (+6% sul 2012), generando un fatturato di 86 milioni di euro (+42%). Lieve progressione per i vini fermi confezionati (+1,4% a volume, +12,5% a valore) e una crescita a due cifre per gli spumanti (+13% a volume, +21% a valore).
Ismea/Vino: buon inizio d’anno per l’export, ottimo per gli spumanti
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