La fattura elettronica annulla l’articolo 62: i pagamenti slittano a 60 giorni per le merci deperibili e a 90 per le altre

2019-04-12T15:32:07+01:0012 Aprile 2019 - 15:32|Categorie: Mercato, Retail|Tag: , , |

“Ci stiamo riprendendo quello che siamo stati costretti a darvi con l’articolo 62”. A pronunciare questa frase, che ha mandato su tutte le furie l’agroindustria, è l’amministratore delegato di un’insegna della Gdo, in risposta alle lamentele sui tempi di pagamento. Tra i tanti problemi legati alla fatturazione elettronica, infatti, ce n’è uno che sta costando migliaia di euro alle aziende che forniscono i prodotti alimentari alla distribuzione. E riporta indietro le lancette e le conquiste contro le pratiche sleali a prima dell’approvazione dell’articolo 62. Quando quello dei pagamenti era un far west e i tempi, fra consegna dei prodotti e incasso del dovuto, si dilatavano fino a toccare i mesi. Poi tutto era radicalmente cambiato con l’articolo 62 della legge 27 del 2012, relativo alla cessione di prodotti agricoli e alimentari, che stabilisce tempi certi per il pagamento: 30 giorni per le merci deteriorabili e 60 per tutte le altre. In entrambi i casi il termine decorre dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura. E proprio qui sta l’inghippo. Le aziende inviano normalmente le fatture il 30 del mese. Grazie alla Pec, prima, il ricevimento era immediato e scattava subito il conto dei 30/60 giorni. Ma la nuova fattura elettronica prevede invece la validazione da parte dell’agenzia delle entrate, che richiede fino a cinque giorni. E in questo modo fa slittare l’invio del documento ai destinatari nei primi giorni del mese. Allungando di fatto il pagamento a 60 giorni per le merci deperibili e a 90 giorni per le altre. Che, tradotto in cifre, significa migliaia di euro e un cambio radicale e imprevisto nei flussi di cassa. Ovviare anticipando l’invio del documento è impossibile, perché emettendo la fattura il 25 si perderebbe l’ultima settimana di consegne del mese. E così, ciò che l’articolo 62 aveva sistemato, la fatturazione elettronica ha di nuovo rimesso in discussione. Consentendo comportamenti, e dichiarazioni, come quella del ‘simpatico’ ad di cui sopra, in aperta violazione di una norma. Con la complicità dello Stato.

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