Di Luigi Rubinelli
Abbiamo già commentato la rivoluzione dell’esposizione dei surgelati avviata da Esselunga a Fino Mornasco, Como (leggi qui).
Un’altra area cambiata è quella dell’ortofrutta. L’area, come si sa, è il biglietto di presentazione di un supermercato. È all’ingresso del superstore e non è più un percorso obbligato come in passato e come lo sono già moltissimi Esselunga, il cliente è libero di muoversi da una categoria all’altra senza l’effetto autogrill, può anche superarla velocemente senza soffermarsi.
La novità è nella doppia esposizione, davanti e dietro, di una selezione ragionata di prodotti a un prezzo fisso di 0,98 cent.
- 0,98 cent è un prezzo segnaletico, non v’è dubbio,
- 0,98 cent indica una guerra senza risparmio ai discount e anche ai mercati
- 0,98 cent indica a chi è in cerca di risparmio, e oggi molti consumatori lo sono, che in Esselunga si può risparmiare anche su prodotti toccati lievemente dalle promozioni,
- 0,98 cent indica che c’è una scala prezzi ben visibile e organica al reparto,
- 0,98 cent si affianca ai prezzi più alti del mainstream e di Naturama e di Bio,
- l’esposizione è massiva, impossibile non notarla,
- non sono tantissime referenze, 25 comprendendo anche i cestoni poco prima, ma il colpo d’occhio vuole suggerire che l’ortofrutta di Esselunga è conveniente,
- manca la verdura e la frutta esotica, soggette a prezzi più alti,
- manca ovviamente la quarta gamma e la quinta gamma, che devono essere giocoforza refrigerate.
L’unica domanda è: questa è un’area promozionale a tempo limitato, vista la crisi di reddito e dei consumi, o è destinata a durare, magari mutando leggermente, nel tempo?