La manifestazione di Bruxelles / 1 Gesmundo (Coldiretti): “Follia togliere 90 mld ai contadini europei per darli ai cannoni tedeschi”

2025-12-18T16:44:22+01:0018 Dicembre 2025 - 16:44|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , |

Bruxelles  (Belgio) – “Possiamo essere felici di un’Europa che sottrae 90 miliardi ai contadini per darli alla Germania, per costruire nuovi carri armati e per finanziare la riconversione industriale?”. E’ l’attacco lanciato alla Commissione Von der Leyen dal segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo in occasione della mobilitazione a Bruxelles, con gli agricoltori che hanno occupato il centro della capitale belga durante il Consiglio Ue, per contestare i tagli alla Politica agricola comune e mettere in guardia sui pericoli dell’accordo Mercosur con i Paesi sudamericani.

“Siamo qui a Bruxelles per manifestare un sentimento forte che regna nei cuori e nelle menti di tutti i produttori agricoli europei, e soprattutto italiani”, ha commentato Gesmundo. “La riduzione di 90 miliardi di euro delle risorse pesa sul nostro Paese per 9 miliardi di euro. Possiamo essere felici di tutto questo? Diciamo no alla politica che sta accompagnando von der Leyen, ma un no altrettanto secco va anche agli accordi che, a tutti i costi, si vogliono portare avanti: accordi che sono innanzitutto contro la salute dei cittadini europei e poi contro gli interessi degli agricoltori europei”.

Anche Ettore Prandini era alla manifestazione a Bruxelles. Il presidente di Coldiretti ha dichiarato: “Continueremo a manifestare finché l’agricoltura e l’agroalimentare non saranno trattati con la stessa attenzione riservata agli altri settori produttivi dell’economia, che si tratti dell’accordo col Mercosur come delle politiche di bilancio dell’Unione”.

Sul Mercosur Prandini ha ribadito la necessità di inserire il principio di reciprocità: “Se noi siamo rigidi in termini di regolamenti all’interno dei confini europei, gli stessi regolamenti devono valere anche quando importiamo prodotti provenienti da altri continenti. Diversamente, rischiamo di distruggere la nostra agricoltura e la nostra filiera agroalimentare, favorendo l’importazione di cibo che in molti casi comporta lo sfruttamento del lavoro minorile, l’utilizzo di agrofarmaci vietati in Europa da oltre 40 anni perché pericolosi per la salute dei cittadini e l’impiego massiccio di antibiotici nelle filiere zootecniche, con l’unico obiettivo di far ingrassare più velocemente gli animali”. Prandini ha lanciato una stoccata al presidente tedesco Merz, con “una Germania ancora una volta incapace di adottare una visione realmente europea e di contribuire a mettere in condizione di crescere tutti gli Stati membri”.

Torna in cima