Parigi (Francia) – E’ un flop la proposta di tassazione minima al 15% sui profitti delle multinazionali, al centro di una riforma Ocse del 2021 e della direttiva Ue 2022/2523. A livello globale solo 35 Paesi, di cui 27 europei, stanno implementando il regime fiscale applicato ai profitti delle multinazionali con un fatturato superiore a 750 milioni di euro. Lo riporta ItaliaOggi citando l’edizione 2024 delle statistiche fiscali delle imposte sulle società dell’Ocse.
Il report include dati anonimi e aggregati sul country-by-country-reporting per oltre 8mila aziende multinazionali operanti in tutto il mondo. I dati rilevano la presenza di profitti tassati a un livello inferiore al 15% anche in Paesi tendenzialmente ad alta tassazione, a causa di incentivi fiscali mirati e altre concessioni dei governi. “Questi profitti a bassa tassazione evidenziano il potenziale di raccolta di entrate dalla tassa minima globale, anche in giurisdizioni considerate ad alta tassazione in base alle aliquote fiscali medie”, fa sapere l’Ocse. Infatti, come si legge sempre su ItaliaOggi, le aliquote dell’imposta sul reddito delle società si stanno stabilizzando a livello mondiale dopo un lungo periodo di discesa (dal 28% nel 2000 al 21,1% del 2021). E tra le cause potrebbe esserci proprio l’introduzione dell’aliquota minima pari al 15%.