Latte e rincari materie prime: convocato il 30 settembre un tavolo al Mipaaf tra allevatori e industria

2021-09-21T10:59:48+02:0021 Settembre 2021 - 10:59|Categorie: Formaggi, in evidenza|

Roma – Anche per il comparto lattiero caseario salgono i costi delle materie prime – +50% il prezzo del mais, +30% quello della soia. E “la situazione del prezzo del latte alla stalla è diventata insostenibile con gli allevatori messi sotto pressione da prezzi troppo bassi”. L’allarme viene lanciato da Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, in una lettera indirizzata al ministro Patuanelli, riportata sul Sole24Ore. “Il 50% della produzione conferisce il latte ai grandi formaggi Dop”, scrive Prandini, “e vanno bene, perché ricevono 45 centesimi al litro nel caso del Grana Padano e 75 in quello del Parmigiano. […] Tutti gli altri, e numericamente mi riferisco alla metà dei produttori, ricavano solo 36 centesimi al litro, che è meno dei costi di produzione”. Dal canto loro, anche industria di trasformazione e grande distribuzione devono fare i conti con l’impennata dei costi di produzione. Per questo motivo, su pressione della Coldiretti, è stato convocato, per il 30 settembre, il tavolo nazionale sul prezzo del latte al ministero dell’Agricoltura. E’ aperto, però, anche il fronte dei tavoli regionali. Oggi si riunisce nuovamente quello pugliese, che già ha incassato il parere negativo dell’Agcm in merito alla possibilità di stringere un accordo, tra industria e organizzazioni di allevatori, sul prezzo del latte bovino. Il 28 settembre, invece, si riunirà il tavolo della Lombardia, cruciale in quanto è proprio questa regione a produrre la quota maggiore del latte italiano. “Io sono convinto che un prezzo di riferimento sia utile”, commenta Prandini sul quotidiano. “Ed è chiaro che se lo fa la Lombardia diventerebbe subito il prezzo di riferimento di tutto il settore”.

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