Latte in polvere: comunicato stampa della Latteria sociale Cameri

2013-04-22T10:00:42+02:0022 Aprile 2013 - 10:00|Categorie: Formaggi|Tag: , , |

Novara – Con un comunicato stampa, inviato alla redazione di alimentando.info, il caseificio Latteria sociale di Cameri chiarisce la vicenda del sequestro di latte in polvere da parte dei Nas, avvenuto negli scorsi giorni: “L’oggetto del sequestro – si legge nella nota, firmata dal direttore dell’azienda Giampiero Mellone – in realtà è terreno colturale (stiamo per pubblicare online, in trasparenza, le nostre relative ricevute), utilizzato per la moltiplicazione dei fermenti lattici che, in ambito caseario, sono la base da cui parte (assieme agli enzimi del caglio) la trasformazione del latte in qualsiasi formaggio”. L’azienda elenca poi alcuni dati per comprovare l’assenza di convenienza economica, derivata dall’eventuale utilizzo di latte in polvere: “Questo prodotto costa quasi 6 euro al kg. Ciò vuol dire che il prodotto (qualitativamente inferiore al latte) una volta diluito e pronto all’uso costerebbe però il 50% in più”. Ma è l’intera vicenda e, in particolare, la diffusione della notizia a suscitare le maggiori critiche da parte dell’azienda. A partire dal video che ha ‘documentato’ l’intera vicenda: “Chi conosce la Latteria si sarà chiesto dove siano andati a girare le riprese. Io non lo so, di sicuro non da noi, salvo gli ultimi due secondi in cui inquadrano un bancale di scatole bianche: il ‘corpo del reato’. Sinceramente mi pare scarsamente professionale parlare di qualcosa e fare vedere tutt’altro, evidentemente siamo noi a farci troppi scrupoli. Probabilmente se n’è reso conto anche qualcun altro ed il video è sparito”. A conclusione del comunicato, l’azienda avanza qualche dubbio sull’opportunità di questa operazione:  “Stiamo investendo per migliorare ulteriormente le nostre strutture produttive, mantenendo però fermo l’obiettivo di non modificare la bontà dei nostri formaggi a scapito, il più delle volte, di possibili risparmi nei costi della produzione e della manodopera. E tutto questo a che pro, quando basta un verbale pieno di errori e una conseguente divulgazione erronea dello stesso per mandare alle ortiche tutto? Confidiamo che dietro tutto questo non ci sia una qualche regia o altri interessi (vedi il commento di Assolatte), perché personalmente e a nome della Latteria non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la testa e subire passivamente”. (pf)

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