Latte ovino in Sardegna, Agrinsieme: “Preoccupati dalla fase di stallo”

2019-04-23T15:43:59+02:0024 Aprile 2019 - 08:49|Categorie: Formaggi|Tag: , , , |

Milano – Sembra tutto fuorché davvero risolta la vertenza del latte ovino in Sardegna. A lanciare l’allarme è Agrinsieme, con una lettera inviata al ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio. Il coordinamento delle organizzazioni agricole, che raggruppa Cia, Confagricoltura, Alleanza cooperative e Copagri, nella missiva, firmata dal coordinatore Sergio Cardia, parla di una “fase di arresto” e di “una situazione di stallo che preoccupa”. Scrive Cardia: “E’ passato infatti quasi un mese dall’ultimo incontro tenutosi in Prefettura a Sassari. Il raggiungimento di un’intesa sulla definizione del prezzo minimo e sull’ancoraggio del prezzo del latte al prezzo del pecorino romano, non ha fatto venire meno i nodi strutturali che impediscono un normale sviluppo del comparto capace di determinare un giusto equilibrio all’interno della filiera e non scongiura il pericolo che la crisi si riproponga tra qualche anno”. Le organizzazioni agricole ritengono che, “con il ripristino di un clima più sereno all’interno delle campagne, debba essere riaperto il tavolo di confronto con il diretto impegno di codesto Ministero, d’intesa con l’assessorato regionale dell’Agricoltura, che vedrà a breve la nomina del nuovo assessore, e la partecipazione di tutti gli attori della filiera”. Inoltre, pur avendo preso atto “in termini positivi dell’impegno del governo” con il decreto emergenza, le associazioni non comprendono “le ragioni della mancata emanazione del Decreto ministeriale di ricostituzione del Tavolo ovicaprino”, considerando che i tempi sono stretti per la predisposizione “partecipata” del nuovo piano produttivo triennale del pecorino romano.

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