Roma – Alcune decine di lavoratori di Inea (Istituto nazionale di economia agraria) e del Cra (Centro per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura) hanno occupato oggi la sede del Partito democratico, in via Sant’Andrea delle Fratte a Roma. Una protesta contro”lo smantellamento della ricerca pubblica nel settore e contro i 210 licenziamenti annunciati entro fine anno”, come riporta un comunicato del sindacato di base Usb Ricerca. La nota precisa, inoltre, che “l’articolo 32 della legge di stabilità chiude l’Inea e sovraccarica il Cra un debito circa 22 milioni di euro, prodotto non dai lavoratori, ma da otto anni di gestione, oggetto peraltro di indagini da parte della magistratura”. Rapida la risposta del ministero delle Politiche agricole, che in un comunicato precisa come l’accorpamento tra i due enti “ha l’obiettivo di riorganizzare la spesa e rendere più efficienti i servizi dei due Istituti, attraverso la creazione dell’Agenzia unica per ricerca, la sperimentazione in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Tale decisione rientra in un più ampio progetto di riorganizzazione delle attività degli enti del Mipaaf, frutto di un’analisi puntuale anche dei costi di gestione maturati negli anni”.
Lavoratori di Cra e Inea occupano la sede del Pd. Il Mipaaf: “Un’Agenzia unica per la ricerca”
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