Bari – E’ indagato per corruzione, turbativa d’asta e falso Mario Lerario, ex dirigente della Puglia e della Protezione civile regionale, nonché figura di spicco fortemente voluta dal governatore Michele Emiliano per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Arrestato in flagranza di reato, è stato intercettato – grazie a delle microspie posizionate da mesi nella sua auto – dopo aver intascato una tangente da 10mila euro che, secondo Repubblica, sarebbe servita per un appalto Covid o per quello sulle baraccopoli dei migranti. A consegnare la presunta tangente sarebbe stato l’imprenditore foggiano Luca Leccese, già interrogato. Ma non si tratterebbe dell’unico episodio intercettato dalla Guardia di Finanza. Poche ore prima anche Donato Mottola, titolare di una società edile barese, avrebbe consegnato a Lerario una busta con 20mila euro in banconote da 50 e 500 euro. Oltre al denaro, consegnate anche bottiglie di vino e due chili di manzetta prussiana, con la cui carta erano stati avvolti i contanti. Interrogato, Lerario ha ammesso il proprio coinvolgimento nella vicenda. Si trova ora nel carcere di Bari.
Le manzette di Natale: appalti in cambio di soldi, vino e carne pregiata
RepartoGrafico2021-12-28T16:23:54+02:0028 Dicembre 2021 - 16:23|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: Donato Mottola, Luca Leccese, manzette, Mario Lerario|
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