L’Everyday low price è tutt’altro che morto. Unes ha rinunciato ma Tosano, Sole 365, Dodecà, TuttiGiorni-Crai dicono che funziona

2024-09-09T08:52:22+02:009 Settembre 2024 - 08:52|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , |

Di Luigi Rubinelli

Ci sono poche cose che mi colpiscono nel retail, sia come giornalista sia come consumatore, in questi mesi estivi. Eccone alcune.

Cosa mi ha colpito come giornalista

Molti giornali hanno cantato il de profundis all’Everyday low price partito in Unes-Finiper all’inizio di questo secolo: “Nel canale supermercati, è stata abbandonata la deludente filosofia dell’everyday low price – si legge un po’ ovunquein favore di una politica commerciale tradizionale, con volantini, promozioni e un rebranding delle insegne U! e U2 in Unes, con il nuovo payoff ‘Vicini di spesa’. Sono stati ceduti un ramo d’azienda e 4 pdv. Inoltre si è favorita l’uscita, lo scorso dicembre, di 77 addetti”.

Cosa mi ha colpito come consumatore

  • Armeno (No), un comune sotto il Mottarone, tra il Lago d’Orta e il Lago Maggiore, ha un solo supermercato, Savoini, di un imprenditore locale. Il top di gamma nella scala prezzi era rappresentato da quasi tutte le referenze di Il Viaggiator Goloso di Unes. Facevamo la spesa solo con quei prodotti. Ho scritto ‘era’ perché dalla primavera di quest’anno Savoini ha sostituito Il Viaggiator Goloso con i prodotti di Migross. Impossibile la comparazione. Ho chiesto il perché e le risposte sono state generiche e diverse a seconda della persona alla quale ho chiesto i motivi.
  • Finiper ha rinunciato alla vendita dei prodotti de Il Viaggiator Goloso attraverso Amazon, un vero peccato, molto utilizzati nel periodo del Covid.

Entriamo nel merito: l’Every dey low price è stata una filosofia deludente? In Unes-Finiper ha portato risultati solo negativi?

Negli anni mi sono sbilanciato in modo positivo diverse volte (so che non si dovrebbe fare) a favore di questo posizionamento, che non ha riguardato solo Unes-Finiper ma anche Tosano, Sole 365, Dodecà, TuttiGiorni-Crai. Ritengo quindi che questa filosofia gestionale abbia un futuro ragionevole.

I motivi?

. la percezione di convenienza a scaffale,

. il valore del consumo,

. la scelta,

. la riduzione dell’eccesso di scelta (molte referenze inserite al solo scopo di fare promozioni non ci sono più),

. la velocità di fare la spesa senza rincorrere volantini a scadenza.

Ma perché, allora, negli ultimi anni l’Edlp di Unes-Finiper non è stato soddisfacente per l’azionista?

 

Gli ultimi bilanci di Unes della gestione Mario Gasbarrino (cioè fino al 2018) hanno evidenziato un Ebit di 46/45 milioni. Nel 2020 e 2021, complice il Covid, Unes ha registrato un Ebit di 41,7 e 25,5 milioni, rispettivamente. Nel 2022 è scesa a 7 milioni e nel 2023 a 12 (Fonte: Gdonews).

 

Come si evince dai dati le vendite stanno aumentando e l’Ebit sta scendendo. Il periodo del Covid è un capitolo a sé stante perché le restrizioni imposte obbligavano le persone a fare la spesa nell’area del loro domicilio.

Che conclusioni trarre?

Ovviamente l’azionista (che conosco da molti anni e che ho sempre apprezzato, forse l’unico errore commesso, se Marco Brunelli me lo lascia passare, è stato rinunciare a Mario Gasbarrino e alla sia squadra) e il suo management possono fare le strategie che ritengono più opportune. Possono ritornare a praticare l’Hi-Low con promozioni e volantini, ma non possono dimenticare una stagione di successi come quello dell’Every day low price, che i dati riportati sopra documentano.

E allora è ancora praticabile l’Every day low price?

Si, certamente: lo dicono i bilanci di Tosano, Sole 365, Dodecà, TuttiGiorni-Crai.

Per essere schietti: è solo un problema di squadre dedicate a questa politica commerciale, difficili da mettere insieme e armonizzarne i cervelli e le esperienze e soprattutto a rispettare l’autonomia che l’Edlp deve avere, sempre adempiendo agli indici di bilancio.

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