Parigi (Francia) – Nel 2017, Danone è stata una delle prime aziende alimentari ad adottare il Nutri-Score. Da questo mese di settembre, però, il produttore rimuoverà gradualmente l’etichetta da tutti i suoi prodotti lattiero caseari da bere e dalle alternative a base vegetale.
I consumatori europei non vedranno più l’etichetta segnaletica sulle confezioni delle bevande a base di latte dei marchi Danette, Actimel, Hi-Pro e Danonino, né sulle bevande a base vegetale di Alpro. È un cambiamento significativo, perché anni fa Danone è stato uno dei primi grandi produttori alimentari a introdurre il Nutri-Score. Nel frattempo, però, sembra che il produttore non sia più d’accordo con l’algoritmo che sta alla base dell’etichetta.
Il problema è che il Nutri-Score, secondo l’ultima revisione, considera le bevande a base di latticini e vegetali paragonabili alle altre bevande analcoliche. Secondo Danone, questo dà un’immagine distorta del valore nutrizionale di questi prodotti. Prodotti con una composizione molto simile ricevono infatti un Nutri-Score diverso a seconda che siano presentati in forma bevibile o al cucchiaio.
Per esempio, il Nutri-Score di Hi-Pro bevibile passa da A a C, mentre lo stesso prodotto in forma da cucchiaio mantiene il punteggio A. Lo yogurt da bere Danonino passa a D, mentre quello da cucchiaio con composizione nutrizionale simile mantiene il punteggio B. Actimel passa da A a B o addirittura a D.
“Date queste incongruenze, abbiamo deciso di eliminare gradualmente il Nutri-Score dai nostri prodotti lattiero caseari e vegetali da bere a partire da settembre”, ha dichiarato Danone in un comunicato. Per inciso, il produttore continua a sostenere l’introduzione di un’etichettatura nutrizionale su scala europea, a condizione che sia scientificamente fondata, facile da capire per i consumatori e che permetta di confrontare gli alimenti.
L’ideatore del Nutri-Score, il professor Serge Hercberg, dell’Università Sorbona di Parigi, ha reagito bruscamente: “È deplorevole e scioccante vedere Danone abbandonare il Nutri-Score perché non gradisce più le regole del gioco stabilite dagli scienziati”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Afp. Secondo lui, è importante valutare in modo diverso lo yogurt solido e lo yogurt da bere, anche se contengono la stessa quantità di zucchero: lo yogurt da bere viene consumato principalmente fuori dai pasti, come “spuntino liquido”, con il rischio di un “consumo elevato tra i bambini e gli adolescenti”.
Il Nutri-Score, ideato con un codice a colori di facile comprensione per guidare i consumatori verso scelte alimentari più sane, è stato introdotto in Belgio, Paesi Bassi, Francia, Lussemburgo, Germania, Spagna e Svizzera. In Europa rimangono alcuni accaniti oppositori dell’etichettatura, tra cui l’Italia. L’uso dell’etichetta a oggi non è obbligatorio, e i produttori la utilizzano su base volontaria.
fonte immagine: actimel.it